Medio Oriente: l’Iran afferma che i colloqui con gli Stati Uniti “non hanno senso” dopo gli attacchi israeliani

L'Iran ha affermato oggi che i negoziati sul nucleare con gli Stati Uniti (USA) "non hanno senso", in seguito ai recenti attacchi israeliani contro obiettivi militari e nucleari iraniani.
"L'altra parte (gli Stati Uniti) ha agito in un modo che ha reso il dialogo privo di senso", ha affermato il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano Ismail Baghaei in una dichiarazione citata dai media locali.
"Non si può affermare di stare negoziando e allo stesso tempo si permette al regime sionista (Israele) di attaccare il territorio iraniano", ha affermato il diplomatico.
Baghaei ha accusato Tel Aviv di essere riuscita a “influenzare” il processo diplomatico e ha assicurato che l’attacco israeliano non sarebbe avvenuto senza il permesso di Washington.
Dal 12 aprile, l'Iran e gli Stati Uniti hanno tenuto cinque round di colloqui indiretti, mediati dall'Oman, nonostante i notevoli disaccordi sul programma iraniano di arricchimento dell'uranio, che Washington sta cercando di bloccare.
L'ultimo ciclo di negoziati ha avuto luogo il 23 maggio e una nuova sessione è stata programmata per questa domenica a Muscat, ora incerta a seguito degli attacchi israeliani contro le strutture militari e nucleari iraniane.
In risposta, venerdì sera l'Iran ha lanciato almeno tre missili su Tel Aviv, uccidendo tre persone e ferendone circa 38, secondo i media israeliani.
Negli attentati che hanno colpito un centinaio di obiettivi iraniani, hanno perso la vita, tra gli altri ufficiali militari, il comandante in capo della Guardia Rivoluzionaria, il generale Hossein Salamí, e il capo della Forza aerospaziale della stessa corporazione, il generale Amir Ali Hajizadeh.
In totale, gli attacchi causarono 78 morti e 320 feriti.
Tra gli obiettivi israeliani colpiti c'erano il principale impianto iraniano di arricchimento dell'uranio a Natanz, che ha subito danni, così come l'impianto di Fordó, oltre a basi aeree e militari.
Nelle prime ore di venerdì Israele ha avviato un'offensiva militare contro l'Iran, bombardando installazioni militari e nucleari.
Gli attacchi notturni, condotti da 200 aerei contro un centinaio di obiettivi, hanno colpito principalmente Teheran (a nord) e l'impianto di arricchimento dell'uranio di Natanz (al centro).
L'Iran ha reagito lanciando centinaia di missili nel territorio israeliano, con esplosioni registrate nei cieli di Tel Aviv e Gerusalemme.
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